Da un nostro sondaggio fra amici, parenti e in generale tutti coloro che ci conoscono è emerso che non molti sanno esattamente come comportarsi con il loro cellulare per quanto riguarda le chiamate da e verso l’estero. Stiamo parlando del famigerato “ROAMING” che dal 15 giugno di quest’anno non dovrebbe più spaventarci ma che ad oggi può riservare ancora spiacevoli sorprese.
La regola attuale, voluta dalle istituzioni europee, indica che per i 28 paesi dell’Unione Europea ( compresa per ora anche l’Inghilterra ) è possibile chiamare, mandare sms e navigare su internet ovunque ci troviamo con la stessa tariffa applicata in patria.
Finalmente anche per noi fulltimers è possibile chiamare e ricevere telefonate viaggiando “on the road” in giro per l’Europa senza dover più ricorrere a “stratagemmi” come Skype o all’acquisto di Sim Locali e mantenere “per sempre” il nostro numero di cellulare !
SCATTANO LE TRAPPOLE !
Attenzione perchè i contratti degli operatori telefonici citano: potrai chiamare, inviare SMS e navigare senza alcun sovrapprezzo, nel rispetto delle condizioni di utilizzo corretto previste dall’articolo 4 del Regolamento UE 2016/2286. L’utilizzo delle offerte nazionali nei Paesi dell’Unione Europea senza sovrapprezzo sarà consentito nell’ambito di viaggi occasionali e nel rispetto dei parametri stabiliti dal Regolamento.
Il Regolamento UE 2016/2286 indica che la nostra presenza sul territorio nazionale dovrà essere prevalente rispetto a quella in Europa e l’utilizzo della SIM in roaming effettuato nell’arco di 4 mesi dovrà essere inferiore al 50% del traffico incluso nella nostra offerta.
Gli operatori “possono” monitorare questo arco di tempo e intervenire bloccando l’offerta della nostra Sim e imporre costi extra alle nostre tariffe
COSA FARE SE L’OPERATORE CI CONTATTA
E’ possibile “tentare” di dimostrare all’operatore che si hanno legami forti con entrambi i paesi ( quello in cui è intestata la SIM e quello in cui la utilizziamo in modo prevalente ) come nel caso di uno studente che si trovi all’estero per studio per una durata superiore ai 4 mesi. Ma sono casi limite. Per i nomadi fulltimers questo non può funzionare.
Non è chiaro se, cambiando spesso paese come accade nel nostro caso ( in particolare Francia, Spagna e Portogallo ) queste norme si “resettino” ogni volta che varchiamo il confine. Lo verificheremo nei prossimi mesi
IN ITALIA FACCIAMO ECCEZIONE
Come sempre da noi le cose sono più complicate e lo abbiamo scoperto sulla nostra pelle. Abbiamo acquistato per la prima volta, proprio per “approfittare” della nuova legge sul roaming, una SIM VODAFONE RICARICABILE. Il coso era allettante: 7€ per 1000 minuti, 1000 SMS e 7GB
Tra l’altro si trattava di un’offerta “nascosta” come spesso accade ( magari ne parleremo in un prossimo post ), cioè una tariffa che non trovate sul sito ufficiale e nemmeno potete chiederla per telefono o in negozio. Vi arriva un SMS e potete attivarla entro un tempo limite di qualche giorno…
Attiviamo la SIM e partiamo per l’estero convinti di aver fatto un buon affare, almeno per i primi 4 mesi ( poi si vedrà…) Ma dopo qualche settimana di utilizzo ecco che la VODAFONE ci comunica che abbiamo esaurito il traffico internet disponibile. Se vogliamo proseguire con la navigazione in rete ci verrà applicata una tariffa di 0.77c/MEGA ! Un costo assolutamente folle ( provate a fare due calcoli…)
OCCHIO ALLE FREGATURE !
Scopriamo così che VODAFONE e altri operatori italiani nel caso di determinate offerte ( come la nostra ) applicano una riduzione del traffico adducendo “presunti costi” di gestione. E così il nostro traffico internet da 7GB è stato limitato ad 1.5GB/mese
Attenzione dunque, perchè a seconda dei GB della vostra offerta verrà ridotto in proporzione il traffico disponibile all’Estero !
Questo accade non solo per le “offerte speciali”. Se usufruite in patria di molti GB ( di solito dagli 8GB in su ) potrebbero ridursi drasticamente all’Estero. Ogni compagnia telefonica si comporta però in modo diverso e vi invitiamo a leggere attentamente il contratto che vi viene proposto. Abbiamo verificato che nei negozi che vendono le sim dei vari operatori gli stessi impiegati non sono correttamente informati su quello che succede all’estero con le TARIFFE e i CONTRATTI che vengono proposti. O, se vogliamo pensar male…non vogliono dirci tutta la verità…
ATTENZIONE AGLI OPERATORI MOBILI VIRTUALI
Alcuni operatori come TISCALI, FASTWEB e POSTEMOBILE hanno ricevuto dalla Commissione Europea una deroga di un anno al Roaming in quanto non sarebbero in grado di sostenerne i costi di gestione ( di norma si tratta sempre della navigazione sul WEB ) | Alcuni di loro come FastWeb e PosteMobile concedono soltanto un GB di traffico all’estero. Ma cosa succederà alla scadenza della deroga ( Giugno 2018 ) ? Prima di fare un contratto a lunga scadenza cercate di scoprirlo…
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grazie Pier, molto interessante e utile
Articolo utilissimo, cercavo proprio notizie sul roaming e sul comportamento dei gestori telefonici(bastardi non c’è che dire,soprattutto i nostrani). Ciao Pier e grazie di esserci.
Grazie Rocco,
cercheremo di tenere aggiornato il post di volta in volta, con novità sui gestori e in relazione a quel che ci accade vivendo ontheroad all’estero. Buona Vita
Grazie a te Rocco. Continua a seguirci
Come al solito, fatta la Legge, trovato l’Inganno.
Anche Vodafone Facebook interpellata per avere notizie chiare, non te le dà. Ti rimanda direttamente ai suoi siti.
Io italiano, ma che viaggio tutto l’ anno all’ estero, speravo di utilizzare il Roaming del mio contratto nazionale Vodafone. Ma mi rendo conto che ci sono troppe limitazioni.
Quello che vi è capitato con Vodafone è successo anche a me con Tim. Queste compagnie sono poco chiare e si guardano bene dall’avvisarti che all’estero non potrai utilizzare tutti i giga inclusi nella tua tariffa. Considerato che sono sempre più le persone che viaggiano full time, non sarebbe male se si adeguassero, invece di metterci i bastoni tra le ruote. Ho usato per un anno una scheda spagnola della Orange e non ho mai avuto brutte sorprese di questo tipo mentre ero all’estero.
Hai perfettamente ragione. Con il sempre più crescente numero di nomadi digitali sarebbe il caso che le compagnie si adegua assero perlomeno in Europa. Grazie per la tua segnalazione 😀
Confermo, ragazzi. Aggiungo che nel mio caso Vodafone ci ha messo circa 3 anni e mezzo per scoprire che avevo residenza fissa in Spagna.
Incredibile. Buona Vita e grazie per averci scritto