Non appena si entra in Andalusia, a soli 50 km in linea d’aria dal confine con la regione di Murcia si incontra lo spettacolare promontorio del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar. Alte scogliere di roccia vulcanica, dune di sabbia, saline e insenature nascoste caratterizzano questa meraviglia della natura che si estende lungo la costa del Mediterraneo per quasi 60 chilometri.
Con questo articolo vogliamo farti scoprire tutte le bellezze del Parco e soprattutto darti le indicazioni utili per fermarti in sosta libera. Tieni conto che in tutto il territorio del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar è vietato il campeggio libero ma sostando con buon senso ( soprattutto in bassa stagione ) la guardia civil chiude un occhio e lascia fare.
Quest’anno abbiamo registrato un afflusso imponente di mezzi di tutti i tipi, un notevole aumento rispetto a cinque anni fa, la prima volta siamo passati da queste parti.
L’ITINERARIO DA NORD
Provenendo da Nord, lungo la costa si attraversa l’abitato di Carboneras, che non merita grande attenzione. Dopo circa otto chilometri lungo la SR-712 che procede lungo costa si raggiunge il piccolo villaggio di Agua Amarga, dove è possibile sostare nel parcheggio sterrato di fronte alla spiaggia, all’interno dell’alveo asciutto di un fiume ( GPS: 36.939565N, -1.936496W )
Sulla collina sono ancora ben visibili i resti dell’antica industria mineraria, ormai diventati archeologia industriale.
E’ possibile da qui percorrere a piedi il sentiero panoramico che raggiunge la Cala de Sanpedro per una lunghezza di circa 16 km tra andata e ritorno, passando per la Cala del Plomo. Qui abbiamo “avvistato” alcuni fulltimers in sosta libera ma non conosciamo le condizioni della strada sterrata che conduce a questa spiaggia e vi consigliamo di verificare il percorso prima di mettervi in marcia con il vostro camper ( GPS: 36.922473N, -1.95471W )
Alcuni itinerari all’interno del parco sono ideali per mezzi 4×4 o camion e se ne incontrano molti da queste parti oltre a vecchi mezzi di tutti i tipi riadattati dai novelli fulltimers
LAS NEGRAS E DINTORNI
La tappa successiva è Las Negras, un piccolo pueblo bianco, un tempo villaggio di pescatori, oggi più dedito al turismo. In bassa stagione è praticamente deserto e tollera la sosta libera nel parcheggio sterrato a pochi passi dalla spiaggia ( GPS: 36.8787N, -2.00682W ) Se vuoi evitare il passaggio di auto sulla strada e la raccolta rifiuti, consigliamo il parcheggio sterrato nei pressi del campo di pallacanestro ( GPS: 36.878222N, -2.005883W )
Da Las Negras parte una strada sterrata con un primo tratto molto inclinato in salita che consente a furgoni e mezzi 4×4 ( ma abbiamo avvistato anche piccoli camperini ) di giungere in prossimità della Cala de San Pedro. Al termine della strada carrozzabile troverete un piccolo parcheggio sterrato con un bella vista sul mare ( GPS: 36.897723N, -1.994319W )
Da qui si prosegue a piedi per due chilometri su un sentiero ben tracciato e con panorami mozzafiato. Per darti un’idea del cammino ti mostriamo il video pubblicato sul nostro canale Youtube
San Pedro era un antico villaggio di pescatori, assediato e distrutto dai pirati alla fine del 1600. La sua fama e i resti abbandonati di una antica torre difensiva, oltre a pochi altri edifici malconci hanno portato qui negli anni comunità di hippies, sbandati o semplicemente persone che desiderano vivere isolate, lontane dal sistema.
Attualmente a San Pedro vivono stabilmente una cinquantina di persone, ma la comunità cresce sensibilmente durante l’estate quando folle di turisti vengono qui a “farsi un viaggio esperenziale” per qualche giorno e poi tornano a casa. La polizia tollera e ogni tanto requisisce un po di marijuana.
I residenti si sono adattati costruendo baracche di legno, oppure riadattando gli edifici esistenti in muratura e sono autosufficienti grazie a pannelli solari e ad una sorgente di acqua potabile convogliata in alcune fontanelle. Qualche barchetta, la pesca in mare o la vendita di monili ai turisti e voilà…il gioco è fatto !
Tornando sulla SR-4200 in direzione di Rodalquilar, prendi la prima strada a sinistra e procedi per circa 2km verso la Playa del Playazo a pochi passi dal castello settecentesco di San Ramon. Ti ricordo che “teoricamente” tutte le soste sono consentite solo durante il giorno, ma di fatto in bassa stagione piuttosto tollerate. Anche qui abbiamo “avvistato” molti mezzi in sosta libera ( GPS: 36.861N, -2.00659W )
Anche nel piccolo villaggio di Rodalquilar famoso per le sue antiche miniere d’oro, è possibile fermarsi per la notte ( GPS: 36.8479N, -2.03805W ) Trovi qui anche una piccola “tienda” per i vostri acquisti alimentari
LA ISLETA DEL MORO
La prossima sosta che non devi perdere è La Isleta del Moro, piccolo villaggio di pescatori dove è possibile fermarsi proprio sul promontorio che domina la bella Playa del Peñón Blanco ( GPS: 36.816697N, -2.05146W ) Anche qui di tanto in tanto la guardia civil allontana ( soprattutto in presenza di grandi assembramenti ) ma quest’anno abbiamo pernottato in quasi totale solitudine e senza problemi.
Approfittiamo del lavatoio pubblico ( gratuito ) per fare il nostro bucato. L’acqua a quanto pare non è potabile, ma se non la usate per bere potete fare il carico del vostro serbatoio. Da La Isleta del Moro, è possibile percorrere a piedi il sentiero lungo costa ( ben segnalato ) fino a raggiungere il castello di San Felipe, eretto da Carlo III nel 1700. E’ possibile sostare di fianco al castello raggiungendo in camper Los Escullos ( GPS: 36.802255N, -2.062813W ) proprio di fronte alla bella Playa de l’Arco.
San Josè e la Strada del Cinema
San José è un piccolo villaggio di pescatori, anch’esso però convertito al turismo. Si trova in una baia protetta su entrambi i lati da alti speroni rocciosi, con grandi e belle spiagge circondate da montagne. Vi consigliamo di percorrere in bicicletta o con il camper la strada sterrata ( ben battuta ) denominata “la strada del cinema” che si dirige verso alcune delle più belle aree naturali del parco: la Bahía de los Genoveses, la Playa de Mónsul ( davvero splendida ) o la Cala Media Luna.
Attenzione perché non è possibile sostare lungo la strada. L’accesso è regolamentato con una sbarra e si pagano 5€ che consentono la sosta nei parcheggi segnalati lungo il percorso. L’orario di accesso è dalle 8:00 alle 19:00 ( non è consentita la sosta notturna ) E’ possibile prendere una navetta (2€ a/r oppure 1.5€ sola andata ) Fuori stagione l’accesso è gratuito ( nessun controllo all’ingresso ) così come la sosta ( solo diurna ) Noi abbiamo fatto l’intero percorso in bicicletta per un totale di circa 18 km, andata e ritorno fino alla Torre Vigia de la Vela Blanca
Le spiagge e le calette lungo questo tratto di strada sono ben note per le riprese di quasi un centinaio di film e video musicali. Alcune riprese di Indiana Jones e l’ultima crociata sono state girate qui
Unica area di sosta a pagamento, posta ai margini del Parco, è il Cabo de Gata Camper Park ( 36.816467N, -2.149057W ) che è situato in posizione infelice tra le serre e lungo una strada di passaggio. Il prezzo è convincente ( a partire da 10€ ) ma il solo CS ( Camper Service ) è davvero troppo costoso ( 5€ per carico/scarico o 2€ per il carico acqua ) | Le recensioni sono però piuttosto buone anche se a molti non è piaciuto il recente cambio di gestione con conseguente aumento dei prezzi
CABO DE GATA E DINTORNI
Da qui raggiungete velocemente Cabo de Gata, rientrando così nel Parco. Qui è possibile sostare nel piazzale sterrato fronte mare ( GPS: 36.77839N, -2.2411W ) proprio di fianco al posto di polizia. La zona però è piuttosto trafficata e rumorosa. Noi preferiamo proseguire costeggiando le saline fino a La Playa Fabriquilla. La sosta è tollerata proprio fronte mare e di fianco alle saline ( GPS: 36.73906N, -2.20754W ) che potete visitare seguendo un sentiero segnalato con numerosi nascondigli per avvistare la fauna locale.
Presso il piccolo pueblo di Almadraba de Monteleva, 500 metri prima della sosta, in una via interna troverete una fontana per il carico acqua ( GPS: 36.746374N, -2.213555W )
Speriamo di aver dato buoni consigli e suggerimenti utili per pianificare il tuo prossimo viaggio o magari una tappa della tua prossima o presente vita da fulltimer. Avere l’occasione e il tempo per visitare questi luoghi, fuori stagione e lontani dalla ressa dei turisti locali e stranieri che si affollano qui nei mesi estivi, è un grande privilegio. Sono luoghi questi di rara bellezza che è davvero meraviglioso poter contemplare in assoluta libertà e nella loro veste più “selvaggia” e incontaminata.
Avvertenza
Le località descritte in questo articolo sono state visitate nel periodo di Febbraio del 2018
Le cose cambiano nel tempo: le soste gratuite diventano a pagamento, i prezzi aumentano, le aree di sosta cambiano gestione o chiudono, la qualità dei servizi migliora o diventa più scadente. I parcheggi in cui fermarsi con il camper ( le cosiddette soste “tollerate” ) vengono banditi dai comuni. Ci sono periodi dell’anno ( normalmente in alta stagione ) in cui non è possibile fermarsi in sosta libera in alcune delle località descritte
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