DAY 01 ( 27 luglio 2001 ) | Milano – Zurigo
Finalmente si parte. Dopo una lunga fase di pianificazione e di contatti sono riuscito a mettere in piedi una squadra per questo viaggio che spero ci riserverà tante emozioni. Conosco già il Botswana, per esserci stato nel lontano 1993 e so per certo che anche questa volta non mi deluderà.
Il mio volo lascia Malpensa facendo scalo a Zurigo e da qui nella notte raggiungerò Johannesburg, in Sudafrica. Il gruppo che parteciperà a questa avventura è piuttosto eterogeneo e proveniente da diverse regioni d’Italia.
Infatti, per questo viaggio piuttosto complesso dal punto di vista logistico ed economico abbiamo deciso di unire le forze tra cinque amici fidati che avrebbero fatto parte di un equipaggio a bordo di un fuoristrada “apripista” e un secondo equipaggio di sconosciuti letteralmente “reclutati” su internet per avere il supporto di un secondo veicolo al seguito.
DAY 02 ( 28 luglio 2001 ) | Zurigo – Johannesburg – Windhoek
Stamane il nostro aereo atterra su Johannesburg trafitta da un’alba infuocata che ci accoglie con buoni auspici per il proseguimento del nostro lungo viaggio. La temperatura è piuttosto fresca, ma d’altronde la città più popolosa del Sudafrica si trova a 1800 metri di altitudine.
L’areoporto internazionale, il Tambo International Airport serve sia i voli nazionali che internazionali. Lo scalo è un hub della compagnia di bandiera sudafricana South African Airways.
Poche ore di attesa e un’altro volo ci condurrà a Windhoek, la capitale della Namibia. Atterriamo in orario all’aeroporto internazionale Windhoek Hosea Kutako, 45 chilometri ad est della città.
Mi stupisce la pulizia e l’accoglienza di questo scalo, addirittura meglio di quello a Zurigo, con negozi di alta qualità per gli oggetti esposti in vendita.
Per raggiungere la città abbiamo concordato un passaggio con autista presso la ASCO CAR HIRE, la compagnia che abbiamo scelto per le buone referenze trovate in rete.
Abbiamo anche prenotato dall’Italia il noleggio di due Jeep Toyota Hi-Lux 2700i 4×4 che andremo a ritirare in agenzia il giorno seguente. Per ora ci facciamo accompagnare in albergo, la modesta Pension “Cela” in Bülowstraße 82
Windhoek si trova ad un’altitudine di 1660 metri, circondata da una serie di basse colline. Pur essendo un città tutto sommato di medie dimensioni è il centro nevralgico degli affari e del commercio in Namibia.
Il clima qui è ottimo, l’aria pulita e la vita tutto sommato abbastanza tranquilla e sicura. Non c’è nulla di particolarmente interessante da vedere a Windhoek e forse l’edificio storico più caratteristico è la famosa chiesa luterana Christuskirche. Costruita nel 1907 utilizzando la tipica pietra saponaria locale, fu progettata da Gottlieb Redecker seguendo un mix di stili neogotici e Art Nouveau.
Il deserto più antico del mondo
Siamo diretti a Sossusvlei, forse la principale attrazione turistica della Namibia, che ha però ancora mantenuto il fascino delle terre più isolate. Questa località fa parte del Namib-Naukluft National Park, situato nel deserto del Namib, uno dei deserti più antichi del mondo. Il nome “Namib” (da cui “Namibia”) deriva dalla lingua del popolo Nama che abita la regione, e significa “luogo vasto”.
Il nome Sossusvlei (o Sossus Vlei) invece si riferisce a una pozza d’acqua posta alla base di alcune dune che sono tra le più spettacolari e alte del Namib. Alcune di esse raggiungono i 300 metri di altezza e si possono esplorare a piedi. Da questa altezza il tramonto sul Namib è un’esperienza sensazionale.