Abbiamo preso il traghetto della Naviera Armas che in poco più di mezz’ora sbarca nel piccolo porto di Playa Blanca, nel sud dell’isola di Lanzarote. Siamo in una delle località più affollate e turistiche dell’isola ( se escludiamo la capitale, Arrecife )
Playa Blanca ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo urbanistico davvero imponente, con nuovi resort e alberghi di lusso a contendersi lo spazio della costa vicino alla Riserva Naturale Protetta di Los Ajaches.
La Riserva ospita verso la costa grandi pianure sassose con grotte e incisioni rupestri ancora in fase di investigazione archeologica. Splendide spiagge di sabbia dorata ideali per un bagno tonificante fuoristagione o calette isolate per gli amanti del naturismo.
E’ possibile raggiungere l’area protetta in auto, furgone o van ( non è consentito il pernottamento ) percorrendo un tratto sterrato in discrete condizioni, pagando un pedaggio di ingresso ( 3€ per l’intera giornata )
Noi abbiamo preferito parcheggiare in centro nel comodo e gigantesco parcheggio sterrato ( GPS: N28.86506° W13.82359° ) a pochi passi dal mare. Qui è possibile fermarsi anche per la notte. A piedi abbiamo percorso un tratto del magnifico lungomare ( decisamente chic ) che attraversa anche l’elegante Marina Rubicon, lo splendido porticciolo turistico ricco di locali e negozi.
Dal porto si prosegue per circa quattro chilometri lungo la costa godendo di un panorama eccezionale sull’oceano e le spiagge circostanti come la Playa Mujeres, la Playa del Pozo, la Playa de la Cera e la spettacolare ( e affollatissima ) Playa del Papagayo
Per la notte ci fermiamo lontani dalla pazza folla, nei pressi del vecchio faro di Punta Pechiguera ( GPS: N28.85540° W13.87245° ) E’ una zona decisamente più tranquilla, anche se poco attraente ma che regala comunque un’ottima vista sull’oceano e tramonti indimenticabili