Nella vita di tutti i giorni, siamo portati a pensare che ad ogni angolo di strada o nascosto in agguato da qualche parte ci sia un delinquente pronto ad aggredirci e a derubarci; una calamità pronta a colpirci, una tromba d’aria, un fulmine, un incidente, un buco nel terreno pronto ad inghiottirci, una malattia, un malocchio o chissà quale altro maleficio in vista.
“Esiste una sottile paura della libertà, per cui tutti vogliono essere schiavi. Tutti, naturalmente, parlano della libertà, ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perchè quando sei davvero libero, sei solo. E solo se hai il coraggio di essere solo, puoi essere libero” – Osho
Ma voi come fate a sentirvi al sicuro vivendo in un camper, sempre “on the road” ?
Questa è la domanda che sempre più di frequente ci viene posta. Sfortunatamente però non possiamo rispondervi con una semplice lista della spesa, con un elenco di cose da fare o acquistare prima della partenza per tranquillizzarvi che le cose “là fuori” siano più sicure che non a casa vostra, nella vostra comoda stanzetta.
Di recente qualcuno ci ha scritto chiedendoci consigli sulla Spagna, la località dove ci troviamo a svernare in questo periodo dell’anno. Erano spaventati per aver letto o sentito dire che i camperisti in sosta spesso venivano “assaltati” ( così era scritto nella mail ) da malintenzionati, all’interno dei loro mezzi. Ora, non escludiamo che questo possa anche essere successo ( talvolta la cronaca nera stravolge ogni più fervida immaginazione ) ma in quasi quattro anni di vita “a bordo” del nostro camper non ci è mai capitato nulla di così spiacevole ( e adesso lasciateci fare i doverosi scongiuri ! )
Forse per rispondere in qualche modo a questo argomento bisogna fare un lavoro più profondo e ripensare a come ciascuno di noi reagisce alla paura e definire il concetto soggettivo di sicurezza.
Attenzione: vivere nuoce seriamente alla vostra salute !
Il rischio e il pericolo sono intorno a noi. Per quanto cerchiate di evitarli, non sarà mai possibile farlo completamente. Per quanta attenzione possiate fare, mangiando sano, evitando sport pericolosi e prendendo ogni tipo di precauzione, potrebbe sempre capitare che un albero sfondi il tetto del vostro camper. A noi è capitato, beh non proprio al nostro camper, ma a quello dei nostri vicini, solo qualche metro più in là. Ma questa è un’altra storia…Forse l’unico modo per essere al sicuro sarebbe quello di vivere chiusi in una bolla, ma potreste correre il rischio di impazzire o morire di noia!
La nostra società sembra essere ossessionata dal sentirsi al sicuro. Installiamo allarmi nelle nostre case per tenere alla larga i malintenzionati, prendiamo il porto d’armi, acquistiamo ogni sorta di gadgets per la nostra sicurezza personale ( sirene, spray, catene, lucchetti… ) e viviamo in uno stato generale di paura che qualcosa di brutto o di cattivo ci accada. La razza umana a quanto pare si è evoluta stando sempre in allerta e cercando ovunque la sicurezza. Ma vivere in uno “stato perenne” di paura può essere estenuante, stressante e soprattutto può deteriorare la nostra qualità della vita, se non la sua durata.
Con questo non vogliamo dire che le cose brutte non accadano. Nel corso degli anni, durante i nostri viaggi abbiamo affrontato molte spiacevoli situazioni. Ho già raccontato altrove come ho preso la malaria in Indonesia o del nostro incidente in fuoristrada lungo le piste del Kenya. In Bolivia io e Amelia abbiamo rischiato di essere rapinati per strada. E quante cose non vanno per il verso giusto nella vita di tutti i giorni, anche soltanto uscendo di casa per andare al lavoro ?
Ma detto questo non ci sentiamo particolarmente in pericolo vivendo sulla strada. E non viviamo sicuramente in uno stato di paura perenne. Questo perchè ci piace pensare alla definizione di sicurezza come l’avere fiducia nelle proprie capacità, nella agilità mentale e nel coraggio di affrontare le cose cattive quando accadono.
E quando dovessero accadere sappiamo di poterle affrontare con l’esperienza maturata negli anni anche se siamo consapevoli che non esiste uno strumento o una strategia per difendersi dal fato; abbiamo però imparato dal passato a risalire la china, e siamo sempre diventati più forti e più maturi, più saggi e più capaci dopo ogni brutta esperienza.
E infine, preferiamo aver vissuto i nostri sogni, piuttosto che sognare ad occhi aperti la vita che vorremmo se solo non avessimo paura ( certo non vogliamo dirvi che sia sempre tutto così semplice… )
Scegliete le vostre battaglie con saggezza
Ovviamente non stiamo dicendo di non porre attenzione e non adottare precauzioni. Affrontate i pericoli in modo consapevole e informato, cercate di capire quali sono le vostre vere paure, prendete precauzioni ragionevoli e imparate a conoscere cosa siete in grado di gestire e come e quale sia il vostro grado di sopportazione dei rischio.
Per esempio alcuni degli sport considerati “estremi” possono essere visti da molti come gesti suicidi irresponsabili. Ma se affrontati con le dovute cautele e precauzioni si trasformano in divertenti passatempi per alcuni o esperienze adrenaliniche per altri, da provare almeno una volta nella vita. Sta a voi valutare di volta in volta quale sia la vostra definizione di sicurezza e di paura, e poi cercare di godervela quanto più potete.
La vostra scelta: essere un obiettivo in movimento o statico
E non pensiate che vivere costantemente in movimento sia più rischioso che non nella ordinaria, stanziale vita quotidiana. Se vogliamo anche solo parlare di episodi sulla strada, beh mi sono accaduti più incidenti vivendo in una grande metropoli che non viaggiando per oltre 45.000 chilometri in giro per l’Europa.
Non pensiate che cambiando vita e vivendo sulla strada gli incidenti all’improvviso si moltiplichino in modo esponenziale. Gli episodi spiacevoli accadono punto e basta, sia che viviate in un posto fisso o che siate costantemente in movimento.
Vivere “on the road” sicuramente risveglia in noi e acuisce alcuni istinti primari, come l’essere più vigili e attenti all’ambiente che ci circonda, proprio perchè questo cambia continuamente. E ci offre la possibilità di spostarci velocemente se le cose non ci sembrano andare per il verso giusto.
Se per esempio aumenta il tasso di criminalità nella località in cui vivete, quanto diventerà difficile vendere la vostra casa e spostarvi in un luogo più sicuro ? Se vivete in “mobilità” non dovete far altro che mettere in moto e guidare altrove.
Se ricevete bollettini meteo preoccupanti di forti piogge e alluvioni ( basti pensare ai recenti avvenimenti in Italia ) e siete in una zona a rischio, l’unica cosa che potete fare e di cercare di mettere in sicurezza la vostra casa. Se siete su quattro ruote potete ancora una volta mettere in moto e cercare territori più sicuri.
E adesso le buone notizie !
Ebbene si, le cose brutte accadono…nella vita. Nessuno di noi vorrebbe che accadessero, ma dovremmo tutti essere preparati a fronteggiarle quando ciò accada. Se non ci chiudiamo a riccio con le nostre paure, convinti che in questo modo saremo più al sicuro, allora e solo allora vedremo cose meravigliose accadere. Saremo mentalmente più aperti e liberi di sperimentare gli eventi positivi che ci capiteranno.
Gli americani utilizzano il termine di “serendipity“, ciò il fare casualmente piacevoli e inattese scoperte: incontrare persone estranee e scoprirle estremamente generose, fare incredibili esperienze ( a noi è capitato un meraviglioso volo in parapendio sopra Assisi proprio grazie ad una casuale e meravigliosa amicizia ), assaggiare cibi deliziosi, fare escursioni in luoghi meravigliosi, ricevere doni inaspettati ( a noi è capitato spesso ), visitare luoghi ricchi di arte e di storia, scattare migliaia di fotografie, incontrare persone che viaggiano come noi, ritrovarle poi nei luoghi più lontani e inaspettati ( anche questo ci capita spesso )
Il mondo è davvero un luogo meraviglioso dove cose meravigliose possono accadere, pieno di cose speciali da scoprire e persone eccezionali da incontrare. Non lasciamo che le nostre paure ci trattengano per sempre nell’oscurità !
C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo – Christopher McCandless, “Into the Wild”
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Scusate, provo qui a chiedervi delle info.
Siamo Angelo&Mistica vi seguiamo e complimenti per la vostra scelte di vita.
Vorremmo chiedervi , il perche’ avete aquistato un camper con alimentazione diesel
quando se’ non erro avete come limite i 9000 km anno.Non sarebbe meglio un …benzina?
Domanda sull’ aquisto di un camper in inghilterra ne’ sapete qualcosa ?
Puo’ essere economico, ovviamente prima della chiusura delle frontiere per la Brexit ?
Un saluto.
Angelo&Mistica
Ciao ragazzi e grazie per averci scritto. Ebbene si il nostro chilometraggio si limita a 10/11000 km anno.
Quando abbiamo scelto il nostro camper in effetti eravamo completamente all’oscuro di qualunque aspetto legato al vivere in camper. L’acquisto del mezzo usato è stata un’occasione e poi ci è piaciuto subito. La disposizione degli spazi interni era come volevamo noi e dunque lo abbiamo preso senza pensarci.
Per quanto riguarda il discorso benzina, non mi avventuro a darti una risposta. Sicuramente sui forum trovi gente molto più competente di noi per indicarti pregi e difetti e consumi/costi. Il diesel costa poco in Spagna e in Portogallo e questo ci basta. Anche per quanto riguarda l’Inghilterra non ti so rispondere, non saprei come fare per l’importazione e tutte le altre pratiche. Mi dispiace non esservi stati d’aiuto. Spero che comunque continuerete a seguirci. Buona Vita da Pier e Amelie